Nella spasmodica, continua ed irrinunciabile ricerca di varietà botaniche interessanti da seminare e coltivare, non poteva assolutamente mancare il leggendario Goji. Leggendario perché su questa pianta, e nello specifico sui suoi frutticini colorati, è stato costruito un mito circa le proprietà miracolose e gli effetti sulla salute delle persone. Nel web vi basterà inserire la parolina Goji su Google e troverete un mondo, pagine e pagine che parleranno in tutte le lingue del mondo di questa apparentemente insignificante specie vegetale, dai poteri tuttavia quasi divini!!! Il mercato che si è creato sullo sfruttamento commerciale dei suoi frutti e dei vari derivati secondo me è la conferma che il mito delle proprietà quasi soprannaturali per la salute umana sia in realtà un po' gonfiato, ingrandito ad hoc per ottenere un ritorno economico grasso e sicuro. Questa è ovviamente una mia personalissima opinione, avendo ben presente che il consumo dei frutti di Goji, come il consumo di frutta fresca in genere, rappresenti comunque una sana abitudine, indispensabile per mantenere un buono stato di salute. La mia natura di seminatore tuttavia non poteva ignorare tutto questo ed ho deciso pertanto di rimediare i semi, seminarli e coltivare il Goji, portandolo a generosa fruttificazione, così da provare su me stesso gli effetti miracolosi tanto blasonati in rete. Spero ovviamente di poter confermare a pieno quanto amplificato dal web, ma se questo non accadesse allora pazienza, i veri seminatori saranno lieti già solo per il fatto di essere riusciti, seguendo queste indicazioni, ad ottenere i frutticini e ad assaporarli con umile e serena soddisfazione.
La pianta del Goji è originaria della Cina ed è pressoché conosciuta in tutto il mondo, come dimostra l'esistenza di nomi e nomignoli, scientifici e non, provenienti da tutte le parti del globo: Spina di Barberia, Lycium Barbarum, Lycium Chinense, Spina santa cinese, Duke's of Argy, Tea Tree, Ningxia gougi, Boxthorn, Wolfberry, Lyciet de Chine, Gougizi,Mora de la vista, e così via. Comunque la si voglia chiamare la pianta appartiene alla famiglia delle Solanaceae, la stessa dei pomodori per intenderci. Tuttavia il Goji non è un ortaggio, ma una pianta perenne, sempreverde; cresce in forma arbustiva e può svilupparsi fino ai 2 o 3 metri di altezza. Le foglie sono allungate e strette, di un verde intenso in inverno e più chiare nel periodo estivo. La pianta predilige una posizione soleggiata e sopporta diverse situazioni climatiche, resistendo comunque ottimamente a periodi di clima rigido. Nel caso di freddo intenso un'accorta pacciamatura può sicuramente aiutare a proteggere le radici, soprattutto se si tratta di un esemplare giovane. Dalle informazioni raccolte tuttavia la pianta sembrerebbe poter sopportare con tranquillità anche temperature di più di dieci gradi inferiori allo 0°. Il Goji non necessita di annaffiature eccessive, è preferibile infatti lasciare asciugare completamene il terreno prima di procedere ad una nuova irrigazione. Nel periodo primaverile è preferibile aiutare lo sviluppo vegetativo della pianta somministrando un concime organico liquido ogni 15 giorni. Per quanto riguarda il terreno il Goji non ha particolari esigenze, soffrendo un po' solo i terreni eccessivamente pesanti. La composizione ideale potrebbe comunque essere questa: 50% torba, 35% argilla espansa, 12% sostanza organica, 3% sabbia. La pianta del Goji raggiunge la piena maturità dopo 4 o 5 anni e fiorisce nei mesi estivi; produce delle bacche rossicce che sembrano delle ciliegie allungate, dal sapore dolciastro, le famose bacche miracolose.
Semina del Goji. Quando mi è venuta voglia di reperire i semi del Goji per tentare la riproduzione di questo acclamato miracolo divino ho subito pensato che sarebbe stato difficile sia trovare i semi che riuscire ad ottenere delle giovani piantine. Quanto di più sbagliato. In rete si trovano facilmente i semi del Lycium barbarum o chinense, il costo è irrisorio. Stranamente sulla bustina contenente i semi provenienti da una compagnia canadese c'era scritto "seminare il prima possibile". Ho subito pensato che evidentemente la capacità germinativa di questa specie si riducesse velocemente e che una prolungata conservazione dei semi stessi si potesse tradurre in un insuccesso nella germinazione. Ho sperimentato invece esattamente il contrario. Sta a voi pertanto verificare se sono stato semplicemente fortunato oppure se tra i tanti miti in circolazione sul Goji dobbiamo aggiungere anche quello della veloce perdita di vitalità dei semi. Ho interrato i semini, piccoli come dei granelli di sabbia, dopo più di sei mesi dal loro arrivo, il risultato è stato fenomenale: germinano più dei fagioli osmostimolati!!! E' stato sufficiente adagiarli sul letto di semina e praticare una delicata pressione per favorirne l'interramento; poi ho bagnato delicatamente con acqua calda. Il periodo ottimale per le semine è in primavera inoltrata, sempre in semenzaio. La temperatura deve costantemente rimanere intorno ai 15°/20°. Nascono dopo 7/10 giorni. Nella prima fase di sviluppo le piantine crescono velocemente e vanno riparate dal sole diretto. Per quello che viene dopo spero di potervi raccontare tanto.
Proprietà nutrizionali del Goji. Le proprietà nutrizionali dei frutti di Goji meriterebbero un articolo tutto per loro. Anzi, non un articolo ma un'intera enciclopedia!!! Chiudete gli occhi e pensate a cosa possa essere indicato il consumo di queste preziose bacche… Esatto!! Il Goji è specifico anche per quello che avete appena pensato!!! Contiene praticamente tutto quello che il Signore ha deciso di spalmare su un milione di altri generi alimentari su questa terra: diciotto amminoacidi essenziali, ventuno oligoelementi e vitamine tanto numerose quanto numerosi sono gli abitanti del paese da cui il Goji proviene. Le bacche di Goji hanno proprietà purificanti e protettive per la pelle, svolgono un'azione tonica, afrodisiaca, antisettica, sono prepotentemente antiossidanti, agiscono come cicatrizzanti ed immunostimolanti, migliorano la visione, hanno un effetto riepitelizzante, ipoglicemizzante ed ipotensivo. La ricchezza infine del suo contenuto, oltre a supportare il sistema immunitario e a svolgere egregiamente un'azione anti-invecchiamento, protegge dalle lesioni sul Dna, riduce il rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche, protegge il fegato. Dulcis in fundo il consumo regolare delle bacche di Goji migliora notevolmente la produzione di sperma e quindi anche le prestazioni sessuali. Insomma cosa altro aggiungere? Qualcosa ci sarebbe: ho letto che i frutti se consumati ancora acerbi potrebbero essere tossici.
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