Ottobre é il tempo della raccolta dei frutti (chiamati impropriamente semi) del Finocchio Selvatico che cresce abbondante sulle nostre 'terrazze' allo stato spontaneo, è una pianta molto rustica che qui raggiunge i due metri di altezza e che, essendo nel suo habitat ideale, 'vien su' senza bisogno di nessun aiuto da parte nostra.
I frutti che raccogliamo sono piccoli e scuri, dall' aroma intenso e persistente, con un alta concentrazione di olii essenziali e di principi attivi.
Vengono usati soprattutto come carminativo ovvero contro il meteorismo ed il gonfiore addominale ma sono efficaci anche per stimolare la secrezione lattea e come impacchi decongestionanti per gli occhi.
Per preparare un decotto se ne mette un cucchiaino in una tazza di acqua, si porta il tutto ad ebollizione per due minuti, e lo si lascia poi riposare dieci minuti.
Si usano anche in cucina aggiunti all' impasto del pane o del pandolce, nei biscotti, per aromatizzare le minestre, aggiunti all' acqua di cottura dei legumi per ridurre la fermentazione intestinale; usatelo però in piccole quantità se non volete che il suo gusto forte prevalga su tutti gli altri!
Anche le foglie hanno, in percentuali minori, le stesse proprietà descritte sopra, io le uso principalmente in cucina per aromatizzare le insalate, nel ripieno della torta verde e, a volte, tritate nell' impasto della focaccia, per aromatizzare i cetrioli in agrodolce e per tante altre cose che ora non mi vengono in mente! Anche per le foglie vale lo stesso discorso a proposito del dosaggio, il sapore tende a prevalere sugli altri e l' alto contenuto di olii essenziali le rende un po' indigeste.
Per ottenere una gradevole tisana dopo-pasto si può miscelare Finocchio frutti, Anice verde frutti e Camomilla fiori in parti uguali. Si aggiunge mezzo cucchiaio della miscela ad una tazza di acqua bollente e si lascia in fusione per dieci minuti.
E' un infuso digestivo dal sapore gradevole che, con il suo profumo, riequilibra e rasserena lo spirito.
Pasta con le sarde e finocchietto selvatico
Ricetta (dose per 2 persone)
Ingredienti: 3hg di sarde; una manciata di pinoli (tostati); una manciata di uvetta; aglio; 3 cucchiai di pangrattato; olio evo e sale qb; finocchietto tritato.
Procedimento: versare in una padella, adatta alla mantecatura finale della pasta, l’olio (io tre, quattro cucchiai… ma per chi volesse aggiungerne un po’ di più, il piatto risulterebbe indubbiamente più gustoso) e due spicchi d’aglio schiacciati, vestiti. Accendere il fuoco e strofinare sul fondo della pentola l’aglio perché rilasci più facilmente l’aroma nell’olio caldo; a questo punto tostare il pangrattato e non appena questo risulterà colorito, aggiungere le sarde pulite e tagliate a pezzetti non troppo piccoli. Aggiungere i pinoli, precedentemente tostati, e l’uvetta. Lessare la pasta e mantecarla nel gustoso intingolo, insieme al finocchietto selvatico.
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