Nome volgare: Carrubo
Nome scientifico: Ceratonia siliqua
Famiglia: Papilionaceae
Habitat: pianta xerofila, poco esigente, che cresce in suoli aridi, rocciosi, calcarei, spingendosi da zone vicine alle coste fino a circa 400 metri di quota.
Descrizione: pianta sempreverde, dal portamento arboreo, che può raggiungere circa i 10-15 metri di altezza. Presenta chioma molto sviluppata, ampia e fitta, e tronco massiccio con ramificazioni che si originano vicino alla base. La corteccia è fessurata, di colore brunastro chiaro; le foglie sono coriacee, di colore verde scuro, lucido nella pagina superiore e bruno rossastro in quella inferiore. sse sono inserite in modo alterno in rametti di colore grigio chiaro. I fiori sono piccoli, ermafroditi, riuniti in infiorescenze (racemi). I frutti, denominati lomenti, sono legumi di colore bruno-violaceo, grossi e carnosi, lunghi fino a 15-20 cm; noti con il nome di carrubi, essi sono eduli e caratterizzati da una polpa dolce. Fiorisce dalla tarda primavera fino all’autunno.
Usi e curiosità: la coltivazione del carrubo veniva praticata già al tempo dei romani. Attualmente tali alberi vengono utilizzati per scopi ornamentali. Il legno, duro e compatto, viene spesso utilizzato per lavori di falegnameria. I frutti vengono usati nell'industria alimentare e farmaceutica. I semi, di forma lenticolare, detti carati, grazie al loro peso costante erano usati in passato per pesare oro e pietre preziose; da qui la denominazione "carati". Per quanto riguarda le antiche credenze popolari siciliane, in passato si pensava che sotto tale albero si potesse rinvenire la famosa "truvatura", un leggendario tesoro. Inoltre, si riteneva di poter incontrare, in vicinanza di tale albero, fate e streghe, ritenute abitatrici delle sue fronde. La pianta ha anche interesse storico ed evangelico: infatti si tramanda che il "figliol prodigo" si sia nutrito dei frutti di tale albero.
TORTA ALLA CARRUBA
Torta alla carruba, glassata al cioccolato
3 uova fresche
130g zucchero
40g farina con lievito
40g maizena
2 cucchiai farina 00
2 cucchiai (abbondanti) farina di carrube
per la glassa:
30g cioccolato fondente
50g cioccolato al latte
80g panna fresca
1 cucchiaino farina di carrube
Preriscaldate il forno a 175°C. In una terrina (o nella planetaria) montate le uova, non appena cominciano a gonfiare unite poco alla volta lo zucchero. Quando saranno soffici e chiare (4-5 min) aggiungete la farina autolievitante setacciata con la maizena e la farina di carrube. Per ultimo unite i 2 cucchiai di farina 00 facendo attenzione a non smontare il composto.
Versate l’impasto in uno stampo tondo imburrato e infarinato da circa 20 cm (il mio era da charlotte, quindi leggermente più stretto alla base). Cuocete la torta per circa 35-40 min. Lasciatela raffreddare per 5 minuti nella teglia. Poi sformatela.
Fate la glassa: spezzettate i due tipi di cioccolato e metteteli in una ciotola insieme alla farina di carrube. Portate a bollore la panna. Versatene metà sul cioccolato. Attendete un minuto e poi versate il resto. Mescolate in modo da ottenere una glassa liscia e omogenea. Mettetela a rassodare in frigo per un pò (10 min.) fino a quando avrà la consistenza desiderata (meglio un pò liquida in modo da spalmarla meglio).
Rivestite la torta con la glassa.
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