Disciplina Botanica Redazione di Loris Paglia

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La Botanica ( dal Greco Bota'un) ( Botane ) e' la Disciplina della Biologia che studia le forme di vita del mondo vegetale ( La Flora ) Specie in Rapporto alla loro anatomia , Fisiologica , classificazione ed Ecologia

giovedì 11 luglio 2013

PIANTE E FIORI ARRAMPICANTI

Tumbergia


Tumbergia

La Tumbergia appartiene alla famiglia delle Acantacee e il genere comprende un centinaio di specie originarie dell’Africa tropicale, del Madagascar e dell’Asia meridionale. E’ una pianta erbacea perenne rampicante, con foglie quasi sempre a forma di cuore, più o meno formati da cinque petali disposti irregolarmente, tanto da dare alle corolle un curioso aspetto.

Tumbergia

La tumbergia non è una vera e propria pianta da appartamento, e non risentemolto delle basse temperature. E’ tuttavia opportuno tenerla al riparo dall’inizio dei primi freddi a fine inverno, quando non ci siano più timori di nebbie o gelate notturne. Può benissimo essere coltivata direttamente in casa e si presta molto bene alla copertura di pareti divisorie costituite da tralicci o per coprire colonne.

Tumbergia

FIORITURA:La fioritura avviene da luglio ad ottobre. Il colore varia dal giallo all’arancio, e il centro dei fiori è caratterizzato da una macchia in colore contrastante che ha procurato a questa pianta il curioso nome di Susanna dagli occhi neri
LUCE: Va tenuta in ambiente luminoso
ACQUA: Sono sufficienti un’annaffiatura ogni due giorni e le irrorazioni al fogliame ogni tre giorni circa
TEMPERATURA: Va tenuta lontano da fonti dirette di calore ad una temperatura uniforme di 20 gradi circa , ma sopporta molto bene anche temperature maggiori.
CONCIME: La concimazione avviene con una somministrazione di fertilizzante organico al momento della piantagione. In seguito con una somministrazione quindicinale di concime sciolto nell’acqua delle annaffiature.

Tumbergia

CONSIGLI: Una regolare potatura contiene l’altezza della pianta che può essere anche di 3 metri e favorisce l’emissione di nuovi fiori. Il terreno deve essere ben concimato e ricco di clacio, si consiglia di aggiungere 1/4 circa di sabbia e una discreta quantità di cenere di legna. La moltiplicazione si effettua per seme, in casa o in serra, in febbraio o marzo, in modo che le giovani piante siano pronte al pirmo accenno dlla bella stagione. Si consiglia di eseguire la semina in vasetti di torba da interrare direttamente a dimora senza far subire alla pianta trauma da rinvaso.

Tumbergia

CURIOSITA’: Il nome scientifico di questa pianta Thunbergia, ricorda Karl Peter Thunberg visstuto dal 1743 al 1822, insegnante di botanica presso l’Università di Uppsala, che compì importanti viaggi studio in Estremo Oriente. Thunberg viene considerato il successore di Rudbeck e di Linneo per quanto riguarda l’indagine da lui fatta sull’origine e sulla struttura delle diverse famiglie del regno vegetale. I miei occhi non ti dimenticano dicono le corolle della Tumbergia alla fanciulla che ha ricevuto in dono una di queste piante rampicanti, significato dovuto forse alla particolare colorazione delle corolle che recano al centro una macchia di tinta contrastante che può essere, per la forma, paragonata ad un occhio.

Plumbago capensis



Il Plumbago, meglio conosciuta con il nome di Caprinella,  è una pianta arbustiva rampicante. Ha steli sottili e foglie ovali. I fiori sono riuniti in infiorescenze azzurro-cielo, poste alla fine dei rami.

FIORITURA: Avviene da aprile a novembre.
LUCE: Predilige una posizione ben soleggiata.
ACQUA: Ha bisogno di annaffiature abbondanti nella stagione estiva, da ridurre in quella invernale, facendo attenzione a non lasciare ristagno d’ acqua.
TEMPERATURA: Per le piante giovani si consiglia di ripararle dal freddo, quindi va piantata in luoghi riparati dai venti invernali.
CONCIME: Nel periodo vegetativo fornire del concime per piante da fiore, diluito all’ acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Potare la pianta dopo la fioritura per garantire nell’ anno successivo una maggiore quantità di fiori. Come substrato utilizzare terreni sciolti, sabbiosi e ben drenati. La riproduzione avviene per talea semilegnosa, in giugno, prelevando una porzione priva di fiori e mettendola a radicare in un contenitore riempito con torba e sabbia.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ Asia. E’ molto apprezzata per la gradevole fioritura estiva e per la possibilità di essere utilizzata come rampicante.


Clianthus puniceus



Più comunemente conosciuta col nome di “becco di pappagallo”, è una pianta arbustiva rampicante, sempreverde e può raggiungere i 3-4 metri di altezza. Ha foglie alterne pennate con circa dieci paia di foglioline di colore verde brillante. Nei periodi più freddi, soprattutto se prolungati, può perdere le foglie. I fiori sono riuniti in grappoli penduli e caratterizzano questa pianta rendendola originale e rara. Ha frutti a forma di lunghi baccelli che contengono grossi semi simili ai fagioli.

FIORITURA: Avviene nel periodo estivo.
LUCE: E’ una pianta molto delicata, ha bisogno di una posizione riparata ma luminosa.
TEMPERATURA: Non sopporta le basse temperature e teme il vento.
ACQUA: Dalla primavera all’ autunno annaffiare con regolarità, soprattutto durante prolungati periodi di siccità. Evitare ristagni d’ acqua e aspettare che il terreno si asciughi leggermente tra un’ annaffiatura e l’ altra. Si consiglia di bagnare periodicamente anche le foglie. Durante i mesi freddi le annaffiature saranno diradate.
CONCIME: Intervenire a fine inverno, o in autunno, aggiungento al terreno dello stallatico, o un concime a lenta cessione. In primavera, ogni 20-25 giorni va somministrato un concime sepecifico per piante da fiore, diluito all’ acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Non necessita di potature, ma vanno leggermente accorciati i rami dopo la fioritura. Utilizzare per questa pianta un terreno abbastanza profondo leggero e ben drenato. La riproduzione avviene per seme, in primavera. E’ possibile anche effettuare una talea semierbacea tra la primavera e l’ estate.
CURIOSITA’: Pianta originaria della Nuova Zelanda. Molto apprezzata per le sue qualità estremamente decorative.


Nasturzio



Il comune Nasturzio o ” Nasturzio dei giardini”è una pianta sarmentosa a tralci striscianti o rampicanti che si possono allungare fino a 2-3 mt; è inconfondibile per le caratteristiche foglie peltate, tonteggianti e lucenti, che emanano un odore intenso, pungente e poco gradevole. Alcune varieta orticole a portamento nano formano dei cespi compatti e striscianti che ricadono con bell’ effetto; sono molto fiorifere e portano fiori assai grandi di colore arancione oppure giallo carico o di altre tonalità.

FIORITURA: Avviene in primavera-estate.
LUCE: Predilige esposizioni soleggiate, l’ombra causa scarse fioriture.
ACQUA: Si consiglia di mantenere il terreno sempre leggermente umido. In estate, specie nelle giornate più calde, aumentare le annaffiature. I Nasturzi possono sopportare anche brevi periodi di siccità.
TEMPERATURA: Necessitano di temperature miti, il clima invernale troppo rigido potrebbe far morire la pianta.
CONCIME: Intervenire ogni 15-20 giorni con un fertilizzante per piante fiorite diluito all’acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Come substrato utilizzare un terreno di buona fertilita ma permeabile. Si moltiplica direttamente sul posto o eventualmente in serra per anticipare la fioritura, ma in tal caso il seme va interrato in piccoli vasi per facilitare il successivo trapianto a dimora. Il rinvaso si effettua a fine inverno-inizio primavera utilizzando un contenitore leggermente più ampio del precedente. Si consiglia di posizionare la pianta in zone riparate da correnti d’aria ed eccessivi sbalzi di temperatura.
CURIOSITA’: Il Nasturzio, noto anche come cappuccine (dal francese capucine) è una specie originaria del Perù dove, per le condizioni ambientali molto favorevoli, risulta perenne; da noi si coltiva secondo un ciclo colturale annuale rinnovando la semina a primavera. Pianta particolare per i suoi fiori a forma di elmo, pertanto nel linguaggio dei fiori simboleggia la LOTTA.


Hoya (Fiore di cera)



Il genere hoya comprende circa 200 specie, conosciute con il nome di “fiori di cera” per la struttura cerosa delle foglie e dei fiori. Pianta rampicante con foglie carnose di colore verde scuro, lucide. I fiori sono profumati a forma di stella raccolti in infiorescenze ad ombrella, di colore bianco o rosa pallido con centro rosso.

FIORITURA: Avviene da maggio a settembre su piante di almeno due anni.
LUCE: Predilige esposizioni soleggiate, l’importante è che siano molto luminose; in estate è comunque opportuno ombreggiare i fiori per evitare che si rovinino.
ACQUA: Da marzo a ottobre fornire acqua in piccole quantità ma molto spesso, avendo cura di non lasciare asciugare troppo il terreno tra un annaffiatura e l’altra; con l’arrivo dei primi freddi diminuire le annaffiature per permettere alla pianta di cominciare il riposo invernale, durante l’inverno annaffiare ogni 10-15 giorni.
TEMPERATURA: Teme il freddo, e in inverno va ricoverata in casa, in qualsiasi posto della casa abbastanza luminoso, non teme il caldo secco del riscaldamento domestico.
CONCIME: Nel periodo primaverile-estivo aggiungere all’acqua delle annaffiature un fertilizzante ogni 10-15 giorni.
CONSIGLI: Non ha esigenze particolari, anche se predilige i terreni sabbiosi e ben drenati; ideale sarebbe mescolando un terriccio universale bilanciato, sabbia e terriccio acido in parti uguali. La moltiplicazione avviene per seme, utilizzando in autunno i semi freschi, per ottenerli è opportuno ricoprire i frutti con della garza, poichè a maturazione tendono ad “esplodere” scagliando i semi nell’aria. E’ anche possibile praticare talee di fusto e di foglia. Non necessità di rinvasi frequenti.
RIPRODUZIONE: Si può moltiplicare per talea di apice vegetativo (la parte superiore di un rametto) oppure di porzione di tralcio (se devi tagliare un ramo, ne prendi una parte centrale sana e robusta). L’operazione di riproduzione per tale è da effettuare in primavera.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’Australia, Asia del sud, Oceania. Molto particolare per i suoi fiori cerosi e molto profumati che le danno il nome di “FIORE DI CERA”.

Hoya

Cissus


ciss-antartica

I Cissus sono piante rampicanti, sempreverdi, con fusti sarmentosi, legnosi o semilegnosi, ad eccezione di una decina che presentano fusti succulenti: accumulano, cioè, acqua nel fusto. La crescita dei Cissus è rapida. Le foglie possono essere semplici o composte da tre o cinque foglioline alternate, all’ ascella delle quali nascono i viticci volubili, con i quali si attaccheranno ai sostegni, e le infioresceze dai fiori insignificanti ai quali faranno seguito frutti tipo bacca. Le specie più coltivate sono il Cissus antarctica e il rhombifolia.

FIORITURA: Le infiorescenze compaiono alla fine dell’ estate con pochi fiorellini verde chiaro.
LUCE: Gradiscono luce diffusa e ambienti ben areati soprattutto d’ estate, con esclusione del sole diretto, che potrà invece essere tollerato dalle specie a fusti succulenti.
ACQUA: Quando le piante sono nel loro periodo di riposo vanno bagnate pochissimo. Durante il periodo vegetativo devono essere leggermente umide.
TEMPERATURA: Alcune specie non tollerano temperature invernali al di sotto dei 7° C. La temperatura invernale ideale va dai 7 ai 18° C.
CONCIME: Devono essere concimati con regolarità, utilizzando fertilizzanti liquidi diluiti all’ acqua di annaffiatura.
CONSIGLI: Preferisce terreni fertili e permeabili: Miscela di torba, terra da giardino e sabbia in parti uguali. La moltiplicazione avviene per talee ottenute prelevando gli apici vegetativi dei fusti in primavera. Queste devono essere messe a radicare in cassoni riempiti con terriccio e sabbia a una temperatura di 18-21°C. Il rinvaso si effettua ogni anno in considerazione del fatto che sono piante a rapida crescita e sfruttano molto il terriccio.
CURIOSITA’: I Cissus sono piante originarie dell Asia meridionale, dell’ Africa e del Madagascar. Di solito vengono coltivati in panieri appesi o fatti aggrappare a spalliere sulle quali si arrampicano mediante i viticci. I frutti sono grappolini di bacche rosse, molto ornamentali. Il Cissus quadrangularis viene utilizzato in medicina come tonico generale, analgesico e per curare le fratture ossee.

Wisteria (Glicine)


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glicine

Sono tra i più attraenti arbusti rampicanti decidui, piante rustiche e vigorose dalle foglie imparipennate, composte da foglioline di forma variabile tra l’ ovato e il lanceolato. Spettacolari sono i fiori dal profumo leggero e riuniti in racemi, con colori variabili dal blu-viola al lillà, al rosato, al bianco. Tra le specie più note: la Wisteria sinensis e la Wisteria floribunda. La prima è alquanto vigorosa e porta fiori un pò più grandi e fitti che sbocciano contemporaneamente sullo stesso grappolo; la Wisteria  floribunda ha una fioritura abbondante, ma più tardiva.

FIORITURA: Avviene nel periodo primaverile maggio-giugno.
LUCE: Gradiscono sia esposizioni soleggiate che quelle in leggera ombra.
ACQUA: Annaffiare normalmente, aumentando gli apporti in caso di periodi siccitosi.
TEMPERATURA: Dimostrano buona rusticità e una moderata resistenza al freddo.
CONCIME: Utilizzare concime polivalente in primavera-estate.
CONSIGLI: Non ha particolari esigenze e vegeta praticamente in tutti i terreni, purchè non siano eccessivamente calcarei. La potatura è molto importante, se mal effettuata si rischia una mancata fioritura. La moltiplicazione avviene per propaggine, che va eseguita in primavera o in autunno.
CURIOSITA’: Pianta originaria della Cina, Giappone e Nordamerica. Per i cinesi e i giapponesi questa è considerata la pianta dell’ amicizia. Questa pianta simboleggia la primavera, la sensualità della giovinezza. Nel linguaggio dei fiori trasmette il messaggio di RICONOSCENZA o AMICIZIA.

Pyracantha


pyracantha

Sono stupendi arbusti spinosi rustici e semirustici. Vengono coltivati per l’ abbondante fioritura primaverile, ma in modo particolare per i piccoli grappoli di pittoreschi frutti rossi, aranciati o gialli che addobbano la pianta per tutta la stagione invernale. Tra le specie più diffuse ricordiamo la Pyracantha coccinea, chiamata comunemente agazzino o roveto ardente, con fiori bianchi e bacche di color rosso vivace, e la Pyracantha angustifolia, con fiori bianco crema e bacche aranciate.

FIORITURA: I fiori sbocciano in primavera inoltrata o all’ inizio dell’ estate. I frutti rimangono sulla pianta per tutta la durata dell’ inverno.
LUCE: Tollera sia il pieno sole sia la leggera ombra.
ACQUA: Annaffiature normali, più intenso in caso di andamento stagionale siccitoso.
TEMPERATURA: Dimostra una buona resistenza al freddo: in particolare la Pyracantha coccinea. Più delicata è la Pyracantha crenulata che desidera esposizioni più riparate.
CONCIME: Non necessita di cocimazioni particolari.
CONSIGLI: Non hanno particolari esigenze in fatto di terreno. Pacciamare in primavera con letame ultramaturo o torba. Eliminare annualmente i rami vecchi, mantenendo i getti giovani. La moltiplicazione avviene per seme o per talea semilegnosa con piede, prelevata in estate dalla pianta madre e fatta radicare in appositi luoghi riscaldati.
CURIOSITA’: Pianta originaria dell’ areale mediterraneo, dell’ Asia Minore e della Cina. Si presentano molto come piante ornamentali, grazie al fatto che sono belli in ogni stagione: in inverno perchè ricchi di fogliame, in primavera perchè fioriti, in autunno perchè pieni di bacche, dai colori vari: gialle, arancio, rosse.

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Polygonum (Poligono)


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Genere ricco di specie di piante erbacee, annuali e perenni, rustiche e di rampicanti suffruticosi, a foglie decidue, con numerosi piccoli fiori. Due sono le specie rampicanti utilizzate: la baldschuanicum e la multiflorum. Le foglie caduche sono verde pallido, lucide, ovate, con margine denticolato e i fiori, rosa pallido o bianchi. I rami si avviticchiano a sostegni di qualsiasi natura.

FIORITURA: I fiori sono numerosi e sbocciano dall’ inizio di luglio alla fine di settembre.
LUCE: Richiede esposizioni a mezz’ ombra o in pieno sole.
ACQUA: Deve essere annaffiato solo se necessario, in particolare nel periodo marzo-tardo autunno.
TEMPERATURA: Se coltivi il Polygonum baldschuanicum all’ aperto; può sopportare senza problemi temperature minime anche molto rigide, di molti gradi inferiori allo zero. Per quanto riguarda il Polygonum multiflorum è bene proteggerlo durante l’ inverno coprendo i rizomi con uno strato di paglia o di foglie.
CONCIME: Intervenire a fine inverno, o in autunno, aggiungendo al terreno dello stallatico, o un concime a lenta cessione.
CONSIGLI: Preferiscono terreni fertili e freschi e crescono bene anche in quelli fortemente calcarei. Le piante giovani, in vaso, si mettono a dimora a fine marzo-inizio aprile. La moltiplicazione avviene per seme, propaggine e talea di legno semimaturo e maturo. Nel periodo luglio-agosto si prelevano le talee di legno semimaturo lunghe 8-10 cm, con una porzione del ramo portante e si piantano in un miscuglio di terriccio e sabbia, invasando subito dopo il radicamento. Le talee di legno maturo, lunghe 25 cm, possono radicare all’ aperto; si piantano in ottobre-novembre, in posizioni riparate, in terreni sciolti e sabbiosi.
CURIOSITA’: La Polygonum baldshuanicum è originaria delle regioni del mar Nero, mentre la multiforum dell’ area geografica cino-giapponese. Sono rampicanti adatti per coprire, muri, cancellate e per i pergolati.

Passiflora (Fiore della passione)


passiflora

Rampicante rustico sempreverde, apprezzato per il suo vigore e per l’ effetto decorativo dei fiori. Ha fusti esili e filiformi verde scuro, su cui si inseriscono foglie lucide e palmate dello stesso colore. La struttura dei fiori è piuttosto complessa: una corolla di petali bianchi circonda una corona di sottili filamenti a più colori, porpora alla base, bianchi nel mezzo e azzurri all’ apice. Soltanto la Passiflora coerulea può essere coltivata in vaso.

FIORITURA: Pianta di bellissima fioritura, inizia a fiorire verso giugno e continua fino a settembre circa.
LUCE: La Passiflora gradisce esposizioni in pieno sole.
ACQUA: Annaffiature regolari, più abbondanti nei periodi siccitosi. Mantenere nei mesi caldi una certa umidità nel terreno ricorrendo alla pacciamatura.
TEMPERATURA: Dimostra una scarsa resistenza al freddo. La temperatura ideale è intorno ai 20° C. Teme soprattutto temperature elevate.
CONCIME: In caso di crescita stentata intervenire distribuento in primavera e in estate del concime polivalente.
CONSIGLI: Richiede terreni piuttosto fertili ben dotati di sostanza organica. La moltiplicazione avviene per talea, utilizzando rami con tallone asportati in primavera dalla pianta madre e fatti radicare in luogo apposito. Per la Passiflora coerulea il rinvaso va effettuato in giugno, solo se le radici occupano tutto lo spazio e fuoriescono dal vaso. Scegliete un vaso di piccolo diametro, la pianta fiorisce meglio se costretta in spazi ridotti.
CURIOSITA’: Il suo habitat sono le regioni tropicali del centro e del sud America. In medicina la specie Passiflora incarnata ricca di flavonoidi e glucsidi ha proprietà calmanti, sedative e ipnotiche, antinfiammatorie e lenitive. L’ uso medico deve avvenire solo sotto prescrizione medica. E’ chiamato volgarmente “fiore della passione”, racchiude nella sua corolla tutti gli elementi simbolici del sacrificio di Cristo: un cerchio di filamenti purpurei rappresenta la corona di spine, i tre stili raffigurano i chiodi, lo stame, il martello.

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