Disciplina Botanica Redazione di Loris Paglia

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giovedì 11 luglio 2013

Beloperone, pianta delle lacrime d’amore


II nome scientifico del beioperone, simpati­ca e purtroppo abbastanza rara specie da appartamento, deriva da due parole greche: belos, freccia e peronne, unire, a indicare una caratteristica della struttura interna del­la infiorescenza, nelle cui corolle le antere (dove è contenuto il polline) sono unite da uno speciale tessuto a forma appunto di freccia.
Volgarmente il beioperone viene chiamato «pianta gambero», e in realtà le sue pendule infiorescenze, sia per il colore che per la forma fanno pensare proprio a un crostaceo.
In qualche nazione, al beioperone, si da anche un altro nome: «pianta delle lacrime d’amore».
Le specie di cui ci stiamo occupando posso­no essere utilizzate soprattutto come piante da appartamento e, soltanto nelle zone a cli­ma molto mite, è possibile pensare a qualche altro impiego, sul balcone o in giardino, col­tivando il beioperone in piena terra o in va­so.
In genere, qualora il clima consentisse ap­punto di utilizzare queste belle piante anche per la decorazione di portici o cortili, angoli del patio o di un terrazzo, è opportuno ri­cordare che il beioperone non potrebbe sop­portare a lungo la diretta azione dei raggi so­lari, così come non potrebbe sopravvivere a un periodo abbastanza lungo di siccità. In modo particolare la durata delle infiorescen­ze è condizionata da una sensibile dose di umidità atmosferica senza la quale le appa­riscenti brattee del beioperone si afflosciano e cadono.
Pur presentando una fioritura molto bella, elegante e prolungata, il beioperone è una pianta di pochissime pretese, che non ri­chiede cure complicate e troppo frequenti.
Infatti vive bene anche in ambienti non troppo riscaldati e si adatta a temperature varianti fra i 15° e 25″; non richiede condi­zioni particolari di luce e può vegetare be­ne anche in condizioni di semioscurità.
Le annaffiature devono essere praticate 2 o 3 volte la settimana, nella misura di circa 1/4 di litro d’acqua per esemplare, per mantenere il terriccio fresco.
Ogni 15 giorni è opportuno concimare con fertilizzante minerale diluito in acqua, nella dose indicata sulla confezione del prodotto. Nei periodi in cui sulla pianta non sono presenti infiorescenze, è bene irrorare il fo­gliame con acqua e stimolante ormonico nella dose di 6 gocce per litro.
Evitare le correnti d’aria e la vicinanza con fonti di calore, e tenere presente che il so­le non giova affatto a queste piante.

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